Chissà quante volte ci siamo trovati di fronte al dubbio di quale farina acquistare per realizzare un dolce!
In commercio esistono tantissimi tipi di farine e dobbiamo imparare a capire l’uso corretto di ognuna di esse per non perderci davanti allo scaffale di un supermercato.
Molti di noi amano le preparazioni dolciarie casalinghe: bisogna ammettere che i dolci non industriali hanno un qualcosa in più e, specie se si usano ingredienti biologici, si ha la sicurezza di preparare delle dolcezze sane e genuine per tutta la famiglia.
Con l’intento di cucinare delizie dolci salubri, suggeriamo di imparare a scegliere la farina giusta per i dolci leggendo le informazioni riportate sulle etichette e non lasciandosi ingannare da quelle che vengono definite ‘farine magiche’. Andiamo a conoscere più da vicino questo antico ed insostituibile prodotto.
Il tipo di dolce influenza la scelta
Partiamo subito col dire che il tipo di preparazione dolciaria che si vuole realizzare, influenza sulla scelta della farina. Generalmente vengono usate la farina 00 ed 1, ma ci sono anche farine per pasta frolla, bignè, brioche o pasta sfoglia, se si desidera un risultato ottimale.
La pasta frolla, per esempio, richiede una tipologia di farina poco proteica, al fine di ottenere un impasto friabile al punto giusto e che non si sbricioli. Tutte le caratteristiche della farina si riassumono in un’unica proprietà, cioè la forza che è legata al contenuto di glutenina e gliadina.
La classificazione delle farine avviene con il codice identificativo W.
Più questo codice è alto e più la farina ha forza tanto da permettere una lievitazione migliore e senza sgonfiamento.
Le farine deboli assorbono il 50% di acqua e sono l’ideale per le cialde, i biscotti, la pasta frolla e la piccola pasticceria.
Le farine medie assorbano fino al 65% di acqua e sono indicate solo per il pane, la pizza o le preparazioni all’olio.
Le farine forti assorbono circa il 75% di acqua e si possono usare per i babà, la pasticceria lievitata, le brioche e tutti i dolci che richiedono una lievitazione lunga.
Quando usare la farina di Manitoba
Chi ama destreggiarsi tra i fornelli avrà sicuramente sentito parlare della farina di Manitoba che viene denominata anche ‘farina americana’ perché proviene dal Canada.
Ha delle caratteristiche di resistenza assai elevate perché il frumento viene coltivato a temperature invernali rigide.
Questo tipo di farina viene considerata forte perché contiene una percentuale maggiore di glutine rispetto alle farine tradizionali. Il parametro W, infatti, è di 300/400, cioè il doppio della farina 00.
Ma quali dolci si possono realizzare con farina di Manitoba? Ideale per pandoro e panettone, questa tipologia di farina è indicata anche per le torte alte come la torta margherita o per le graffe ed i bomboloni fritti.
Oltre alla pizza e al pane, la farina di Manitoba è l’ideale per qualsiasi preparazione dolciaria che prevede una lievitazione fino a 24 ore. Inoltre, questo tipo di farina può essere mescolata a farine meno forti.
Tuttavia, è doveroso ricordare che per via dell’alto contenuto di glutine, questa farina è sconsigliata per i celiaci e per chi è intollerante a questa proteina. Per tutti gli altri golosi, invece, non resta che provare questa farina che rende i dolci soffici ed alti.