Il Salento è una terra di grande bellezza: spiagge di sabbia fine, acque cristalline, torri e castelli, piccoli borghi arroccati sulle alture ed uliveti secolari fanno da cornice a questo luogo ricca di storia. Accanto al suo paesaggio ed alla sua storia vi sono le tradizioni che si sono rafforzate col passare delle generazioni e sono arrivate fino ai nostri giorni. Questa terra è ricca soprattutto di prelibati piatti tipici prodotti con ottime materie prime: uno di questi è lo spumone, un gelato dalla consistenza ‘spumosa’ e dal gusto imperdibile.

Cos’è lo Spumone

Questo dolce dallo strano nome, in realtà è un piatto dall’antica tradizione. Non è un vero e proprio gelato, ma non si tratta neanche di un semplice dolce: è un dessert speciale, composto da parti aventi consistenza e sapore differenti.

La zona esterna è formata da crema gelato, con strati di colori e gusti diversi, mentre il cuore interno è realizzato in pan di spagna bagnato con liquori locali o, negli ultimi anni, con amaro e Strega.

Questa però non è l’unica alternativa dello spumone, infatti all’interno può essere inserito anche un biscotto savoiardo, come ingrediente avente una composizione più spugnosa, imbevuto di zabaione al marsala o cioccolata fondente.

Attualmente lo spumone è un dolce molto diffuso e ricercato soprattutto dagli italiani che conoscono la sua tradizione, ma anche dagli stranieri che vengono in visita nelle splendide terre del Salento. Le versioni moderne prevedono delle varianti che uniscono elementi croccanti ad altri golosi: è uso aggiungere canditi, granella di nocciole, cioccolata fondente a pezzi, meringhe, oltre a cioccolatini e caramelle.

La Storia dello Spumone

Lo spumone è un prodotto che ha avuto una costante evoluzione nel corso del tempo, dovuta soprattutto all’invenzione di nuovi metodi per refrigerare e raffreddare.

In antico, però, per avere il ghiaccio fresco per realizzare lo spumone venivano costruite delle ‘neviere’, dei depositi freschi, isolati termicamente, dove veniva immagazzinata la neve che cadeva durante i mesi più rigidi, quando la neve era di casa nel Salento. Il ghiaccio compattato veniva tagliato a grandi blocchi in estate e venduto dai negozianti: questi venivano usati per preparare dolci, granite e rinfrescare le bevande, in quanto troppo costosa per essere utilizzata per la conservazione degli alimenti.

Lo spumone in origine non era un dolce per tutti, per lo più appannaggio dei ricchi, quelli cioè che potevano procurarsi la neve anche d’estate. Era però un dolce prelibato, che anche le persone comuni riuscivano ad avere nei loro banchetti nunziali, quando ci si poteva permettere qualche lusso in più. Col passare del tempo iniziò a diventare un dessert amato da tutti e si diffuse l’uso di prepararlo e distribuirlo durante le feste patronali salentine più importanti.

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