Ci sono cibi che, come i nomi e le cose, rimandano immediatamente ad un luogo e ad un’atmosfera.
Un prodotto tipico del Salento capace di stregare in modo irreversibile il visitatore è proprio il rustico leccese. È la vera espressione di quell’atmosfera calda e genuina della tradizione salentina, una delizia filante che ad ogni morso rischia di inondarti di felicità.
L’antenato del vol-au-vent?
Innumerevoli sono le disquisizioni sulle sue origini. La più probabile è che si tratti di una rivisitazione dei vol-au-vent francesi per diventare, verso la fine del ‘700, un’eccellenza delle cucine dei palazzi nobiliari di Lecce.
Ma lungi dal rimanere confinato nei ranghi nobiliari il rustico leccese acquista rapidamente diffusione popolare diventando il simbolo del patrimonio gastronomico locale. Oggi, per la sua praticità nella consumazione, è considerato uno dei più amati street food, soprattutto da quando il Salento è diventata una delle mete nazionali d’eccellenza per le vacanze estive.
Potrebbe dunque considerarsi l’erede di un antenato straniero naturalizzato salentino, perché i componenti base che lo caratterizzano non sono prodotti tipici della zona che gli hanno permesso di diventare l’ospite d’onore di ogni bar di Lecce, di ogni panetteria, ed anche di tante pasticcerie.
Lo “spuntino” ideale ad ogni ora
I turisti impazziscono letteralmente per questo delizioso disco di pasta sfoglia ripieno di bontà, da consumare in ogni momento della giornata ed in ogni occasione, passeggiando per il centro storico o comodamente seduti al bar.
La tradizione impone una preparazione rigorosamente a mano e l’utilizzo di ingredienti freschissimi che conferiscono quel tocco genuino ed aromatico capace di catturare il palato dei fortunati degustatori.
Per il turista che visita Lecce le possibilità di mangiare uno squisito rustico preparato a regola d’arte si trovano dietro ogni angolo.
Non esiste esperienza più rappresentativa della dolce vita salentina della tipica sosta all’imbrunire su Piazza d’ Oronzo, seduti sulle panchine antistanti l’Anfiteatro nella dolce serata estiva, o di notte per concludere degnamente la serata.